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L’uomo non è un sistema isolato, ma un organismo biologico connesso, che vive grazie a uno scambio permanente di energia, informazione, materia. La nostra salute è in stretto rapporto con la Biosfera in cui viviamo, e la scienza attuale trascura l’enorme flusso di sostanze nocive ed estranee alla vita delle forme viventi. Dobbiamo cambiare il paradigma scientifico, come ci indica Aldo Sacchetti: è l’obiettivo più alto.
Il mio scopo è continuare la ricerca delle cause di disturbi e squilibri e di tutto ciò che è nocivo, attraverso i miei strumenti.
Siamo in un’epoca di disordine. Vorrei contribuire, nella mia piccola parte, a riscoprire e condividere il filo delle scoperte fondamentali delle scienze bio-fisiche dell’ultimo secolo, perché sono le basi del futuro.
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Celiachia, alcune riserve
In ambito medico ci sono diagnosi che si riferiscono a protocolli fondati su elementi standardizzati, spesso parziali. Cosi vengono limitate le cause della patologia e, qualche volta, anche i progetti di cura. La Celiachia è una di queste diagnosi.
L’ultima relazione annuale al Parlamento sull’anno 2018, dove vengono riportati numero dei pazienti, impegni istituzionali e il sostegno sul piano alimentare, afferma che
“Solo il 3% delle persone, geneticamente predisposte, che consumano glutine sviluppa, prima o poi, la celiachia. Questo significa che esiste uno o più fattori che scatenano la celiachia…”
Fattori sconosciuti, quindi. Esclusa la modalità di alimentazione nel primo anno di vita, come possibile causa. Si accenna in breve, a un virus, che se associato a composti aminoacidi, derivati dalla digestione della gliadina, potenzia la riposta immune, innata della mucosa intestinale, contro le infezioni virali, innescando una reazione autoimmune che può portare alla comparsa della celiachia.
Poi l’Epstein-Barr Virus è stato associato alla celiachia refrattaria, quella che non migliora dopo 12 mesi di dieta senza glutine, ma questa complicanza è solo una piccola percentuale, meno del 1%.
La presenza di giardiasi e sprue tropicale, o altre cause possono dare “atrofia dei villi intestinali”, ma vanno comunque escluse dalla celiachia refrattaria. E siamo all’1 per cento.
Per la mia esperienza, nella maggior parte dei casi dei disturbi da glutine moderno, la loro origine è da collegare alla presenza di un microrganismo infettivo, singolo o misto, a livello dell’Intestino Tenue.
Con il Test elettronico di E.A.V, quindi attraverso la biofisica, ho potuto riscontrare la presenza di due microrganismi responsabili: uno parassita, l’altro un batterio.
Giardia lamblia (G. duodenalis…) è un parassita con cisti e flagelli che aderiscono alle pareti intestinale, ostacolando le secrezioni digestive e l’assorbimento. Nel Tenue genera infiammazioni dolorose alle mucose duodenali, può procedere verso il Colon ascendente.
Bacillus Mutabilis, (Bacterium Coli- mutabile), bacillo individuato dall’ enterite nei primi decenni del ‘900. Ha capacità di sviluppare forme coniugate da grandi filamenti fungini, che disturbano le mucose intestinali e ha proprietà di contrasto dei lattobacilli, che hanno un ruolo importante nei microrganismi della flora intestinale (con i bifidobatteri e altri batteri).
Occorre intervenire su queste infezioni, in genere cronicizzate da tempo, attraverso prodotti efficaci, il ripristino della flora intestinale e un’alimentazione precisa.
La pratica medica ancora non sperimenta né suggerisce cure per la celiachia, si limita alla dieta senza glutine, ritenuta ancora il solo trattamento valido per le persone che ne sono affette.
La Relazione annuale al Parlamento del 2018
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2902_allegato.pdf
Gliadina: proteina del glutine, modificata nei grani moderni
Bacterium Coli-mutabile (Bacillus Mutabilis) Ralph Mellon “Studies in Microbic Heredity”
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